Lettera alla Danza di Rudolf Nureyev
Gennaio 18, 2017Rudolf Khametovich Nureyev, considerato tra i più grandi danzatori del XX secolo, nasce il 17 marzo del 1938 a Levallois-Perret, e ci lascia il 6 gennaio del 1993.
Proprio nel mese della sua scomparsa, a distanza di 24 anni, vogliamo condividere la bellissima “Lettera alla Danza” che scrisse quando i suoi giorni stavano ormai volgendo alla fine.
Lettera di Rudolf Nureyev
“Era l’odore della mia pelle che cambiava, era prepararsi prima della lezione, era fuggire da scuola e dopo aver lavorato nei campi con mio padre perché eravamo dieci fratelli, fare quei due chilometri a piedi per raggiungere la scuola di danza.
Non avrei mai fatto il ballerino, non potevo permettermi questo sogno, ma ero lì, con le mie scarpe consumate ai piedi, con il mio corpo che si apriva alla musica, con il respiro che mi rendeva sopra le nuvole.
Era il senso che davo al mio essere, era stare lì e rendere i miei muscoli parole e poesia, era il vento tra le mie braccia, erano gli altri ragazzi come me che erano lì e forse non avrebbero fatto i ballerini, ma ci scambiavamo il sudore, i silenzi, a fatica.