“Uno dei più grandi coreografi e tra le migliori compagnie al mondo” così il New York Times ha definito Ohad Naharin, noto coreografo e ballerino contemporaneo che da anni porta la sua arte in giro per il mondo grazie alla Batsheva Dance Company.

Ohad Naharin nasce a Kibbutz, in Israele, nel 1952. Fin da piccolo il suo genio artistico si esprime attraverso storie, musica e colori. Nonostante la madre coreografa e ballerina, il giovane Naharin incontra la danza solo all’età di 22 anni.

La conoscenza di Martha Graham o Maurice Béjart è stata determinante nel suo modo di concepire il movimento anche se, secondo quanto riferito dall’artista, “l’influenza più importante su di me l’ha avuta negli anni 80 una coreografa sconosciuta, Gina Buntz, da cui ho imparato molto sulla velocità, la composizione dinamica, il contenuto del movimento e della forma”.

Così è nato una nuova idea di danza chiamata “Gaga” proprio in riferimento ai primi suoni dei neonati, conosciuta in tutto il mondo come il “metodo Naharin”. Con movimenti semplici, improvvisazione e una forte carica di emozioni Naharin torna all’origine del movimento cercando di superarne i limiti e potenziarne le capacità. Come per un infante, la danza “consiste nell’ascoltare il corpo prima di dirgli cosa fare” attraverso passione, abilità e potere dell’immaginazione

Nel 2015 è uscito nelle sale cinematografiche il film-documentario di Tomer Heymann “Mr. Gaga, anima e corpo di un genio della danza”.

Il film descrive appieno il lavoro di Naharin e della Batsheva Dance Company, illustrando un viaggio che spazia dalla vita personale dell’artista, alla sua carriera da coreografo, approdando nello stile e nella firma che lo ha reso noto in tutto il mondo. “Parlo di istinti, di efficienza, di bellezza, esplosività, e del senso di sopravvivenza che è connaturato al movimento” così l’artista riporta la danza “all’animale che siamo”.

Antonella Manili


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