Esiste un legame, una continua interazione tra il piede di un danzatore e il pavimento su cui danza, sia che si esibisca a piedi nudi che con scarpette da mezza o da punta.
Durante l’allenamento e lo studio sono numerose le componenti che devi considerare per diminuire le probabilità di infortuni e svolgere un lavoro accurato: una corretta impostazione del corpo, una buona preparazione fisica e tecnica, una sana alimentazione, e in ultimo, ma non per importanza, il giusto riposo e sonno.
Ma anche la struttura in cui ti alleni è fondamentale.
Tra i requisiti principali? Un pavimento adeguato e specifico.
Per il danzatore la pavimentazione della sala di danza è fondamentale: evita stress fisici e salvaguarda il suo corpo.
Nel 2014, Benjamin Millepied (all’epoca direttore di danza dell’Opéra di Parigi) richiese di sostituire tutti i pavimenti per la danza: voleva prevenire le lesioni procurate da un pavimento non adatto, come può essere ad esempio un semplice laminato.
Questa è una testimonianza autorevole di quanto sia importante avere una struttura che abbia i requisiti per permettere agli allievi di lavorare in modo corretto e sano.
Ma di che materiale è fatto un buon pavimento?
Il legno ha sicuramente un fascino indiscusso, ma non basta. Ciò che occorre è una superficie adatta alla danza. La semplice presenza di un pavimento in legno non è sufficiente, anzi: spesso utilizzare materiali quali laminato, pavimenti in legno piatto o mattonelle può risultare dannoso e controproducente. Come disse la ballerina étoile Dorothée Gilbert: «Quando si danza su un pavimento troppo duro, il giorno dopo si ha l’impressione di aver ricevuto delle botte su tutto il corpo.»
Infatti, durante l’esecuzione degli esercizi, il continuo contatto con il pavimento non interessa solo il piede, ma anche caviglie, ginocchia, schiena, collo… ogni parte del corpo lavora in sinergia ed è perciò sollecitata. E questo avviene di continuo.
Immagina un danzatore che vuole migliorare un certo passo, o curare meglio il passaggio da un movimento all’altro: dovrà svolgere numerosi movimenti ripetitivi, per via del continuo perfezionamento sia tecnico che coreografico. Nel fare questo, se il pavimento ha una scarsa capacità di assorbimento, richiederà sforzi eccessivi a muscoli, articolazioni, legamenti e ossa, con il rischio di causare dolore cronico o, nei casi più gravi, lesioni.
Una sala di danza con un pavimento in legno buono, dotato del giusto spessore e di una specifica struttura sottostante, gli permetterà invece di non sentire tensione e, se pensi a esercizi come i salti, di assorbire l’impatto e non subire shock.
Infine, un altro fattore da considerare sarà la superficie, che deve essere agevole, non scivolosa e lineare, cioè senza rigonfiamenti, solitamente dovuti a una cattiva manutenzione della sala di danza: quest’ultima è fondamentale e andrebbe fatta almeno una volta all’anno, per la sicurezza del ballerino.
Quindi, rispondiamo alla domanda: è così importante avere un pavimento specifico per la danza? Sì.
La giusta pavimentazione, unita ovviamente all’insegnamento di una corretta tecnica, potranno prevenire inutili infortuni, agevolare l’esecuzione e permettere di lavorare in maniera più sicura.
Citando il proverbio «Prevenire è meglio che curare» o, come diceva Ippocrate, Primum non nocere: per prima cosa, non nuocere.
Flavia Cheli
Il prossimo articolo uscirà il 2 maggio
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