Il sipario si alza, le luci si sono spente e la musica riempie la sala; una ballerina comincia ad eseguire la sua performance artistica compiendo movimenti complessi, al limite dell’equilibrismo, piroette, salti, piegamenti come fossero passi quotidiani.
Come riesce ad eseguirli senza cadere e senza perdere la consapevolezza della posizione in cui si trova in ogni istante?
È grazie ad un sistema di controllo della tensione dei nostri muscoli e tendini che riceve informazioni da tutto il corpo mediante una “rete” di rilevazione distribuita in tutto il corpo, muscoli, tendini, cute, che risponde in modo coerente, in parte consapevole ma in gran parte inconsapevole, attraverso il controllo dell’intensità di forza, della velocità, della finezza dei movimenti.
È il Sistema Propriocettivo generalmente definito come:
la capacità di percepire e riconoscere la posizione del proprio corpo nello spazio e di controllare lo stato di tensione dei propri muscoli e tendini durante il movimento.
Un sistema propriocettivo ben sviluppato è fondamentale nella ballerina per ottenere una valida stabilità articolare e per regolare correttamente la postura durante il movimento.
Il sistema si avvale di punti di rilevazione (recettori) distribuiti nella cute, nei tendini, nei muscoli ed utilizza le informazioni che provengono anche dalle retine (vista) e dai canali semicircolari dell’orecchio (equilibrio). I segnali rilevati dai recettori determinano delle risposte negli organi del movimento (muscoli e tendini) che sono in gran parte elaborate senza intervento delle strutture superiori della coscienza (inconsapevolmente), a livello spinale e sottocorticale, ma che possono arrivare alla regione corticale e divenire azioni coscienti.
Il tutto permette di effettuare movimenti armonici e misurati.
Il sistema può essere affinato e migliorato attraverso la ripetizione volontaria ed è ciò che fa il danzatore quando si esercita, esattamente come fa il bambino quando impara ad afferrare gli oggetti attraverso la ripetizione sempre più precisa dei movimenti.
Per esercitare la capacità di rilevare informazioni propriocettive dalla cute, dai muscoli e dai tendini abbiamo a disposizione, oltre all’allenamento specifico della danza, anche alcune forme di esercizio fisico, sotto la guida di personale esperto. Questi esercizi eseguiti a piedi nudi, o con scarpe che proteggano il piede da eventuali traumi ma senza ridurre eccessivamente la percezione, o ancora eseguiti ad occhi chiusi, dopo averli ripetuti ad occhi aperti fino a conoscerne perfettamente la corretta sequenza, permettono di potenziare queste afferenze per utilizzarle nel migliorare la nostra capacità di dominare il movimento ed eseguire, senza pericolo, gli esercizi più complessi.
Gli elementi fondamentali della propriocezione sono la posizione, il movimento, la forza, la velocità, l’accelerazione, la coordinazione.
POSIZIONE: Il nostro cervello ha una costante rappresentazione di questi elementi e di tutto il corpo per cui gli esercizi di perfezionamento della propriocezione devono coinvolgere tutto il corpo. Questo perchè ogni movimento, seppure minimo, altera l’equilibrio e la stabilità dell’intero sistema il cui centro (core) è costituito dalla parte muscolare del tronco e del bacino. Nel mantenere stabile il “core” sono coinvolti i muscoli trasverso, retto, obbliqui dell’addome, diaframma, muscoli pelvici, muscoli spinali e lombari, muscoli dell’anca.
MOVIMENTO: Gli esercizi devono essere ampi perché in questo modo si coinvolgono tutti i recettori interessati e si ottiene la massima capacità propriocettiva.
FORZA: il sistema propriocettivo controlla il grado di tensione muscolo-tendinea. È opportuno esercitarsi a sviluppare il controllo propriocettivo anche fino al limite dello sforzo massimo richiesto dall’esercizio fisico. Questo fa sì che la tensione di muscoli e tendini sia sempre correttamente gestita evitando che si creino situazioni di pericolo quando si esegue il lavoro finale.
VELOCITA’ ed ACCELERAZIONE: la velocità riguarda il movimento del corpo, o di una sua parte, nello spazio, mentre l’accelerazione riguarda l’incremento/decremento di questo movimento e sono due elementi dinamici importanti nel gesto coreico che richiedono un elevato livello di controllo da parte del sistema propriocettivo.
COORDINAZIONE: il sistema propriocettivo consente al sistema complessivo osso-tendine-muscolo-sistema nervoso di operare in armonia mantenedo comunque sempre la stabilità del core senza alterare la performance, anzi migliorandola.
Possiamo considerare il nostro corpo come la sovrapposizione di quattro regioni funzionali a partire da
a) capo e collo
b) spalle – cingolo scapolare – ed arti superiori
c) tronco – core addomino
d) bacino ed arti inferiori
Lo sforzo esecutivo si deve distribuire su tutte queste parti per stabilizzare le articolazioni e non sovraccaricare nessuna struttura. In questo, ancora una volta, gioca un ruolo rilevante il sistema propriocettivo.
Lo sviluppo della capacità propriocettiva richiede l’uso di esercizi di “controllo” e di esercizi di “attenzione”; quest’ultima deve essere mantenuta su tutte le diverse afferenze che giungono contemporaneamente dalle varie parti del corpo (attenzione divisa), ma deve essere svolta anche su una parte specifica delle afferenze isolandola dalle altre contemporanee, che divengono distrattive in questa fase, (attenzione selettiva) e deve essere mantenuta nel tempo (attenzione sostenuta).
Molto utili al ballerino si sono rivelate anche attività come il metodo Pilates e la Gyrokinesis® di cui si parlerà in un altro articolo. Entrambi i metodi sono utili per sviluppare, recuperare e “riabilitare” il sistema propriocettivo migliorando così la capacità di dominare lo spazio durante il movimento e “prevenire” il danno.
Roberto Baiocchi (ballerino – coreografo), nel suo libro “Ballerina” (ed Giunti, 2015) afferma:
<<per una ballerina è necessario affiancare all’esercizio della danza classica quello di altre discipline che permettano il mantenimento di un corpo sano ed elastico … tra i più diffusi sono il Girotronic® Method e Gyrokinesis® Method, il Pilates. … >> di cui, come già detto, ci occuperemo in altro articolo.
Dott. Antonio Cannistrà
Dott. Antonio Cannistrà, Medico, specialista in Ematoligia e Statistca Sanitaria. Ricercatore per l’Italian Center for Single Session Therapy.
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