Posts In: alimentazione nella danza

La merenda è e deve essere pensata come uno dei pasti principali di un bambino soprattutto sportivo; è un pasto strategico che deve fornire energia, vitamine e nutrienti necessari per la resa dell’attività in sé stessa ma soprattutto per garantire un apporto di calorie giusto e non esagerato. Bisogna, però, sfatare il mito che coloro che fanno sport debbano mangiare di più rispetto a chi non ne fa, poiché il fabbisogno giornaliero di un giovane sportivo varia molto anche in base ad altre attività quotidiane che vengono svolte nell’arco della giornata. Però attenzione: nel caso in cui il bambino sia normopeso la merenda non deve superare comunque le 180 calorie, bisogna per cui puntare su un frutto o uno yogurt in abbinamento ad una fetta biscottata, meglio se integrale oppure semplicemente alla classica fetta di pane e marmellata o miele. Nel caso invece di un bimbo sovrappeso la merenda non dovrà superare le 150 calorie: puntiamo a uno o due frutti, o yogurt e un frutto. Meglio lasciare i cibi più ricchi di proteine per la cena, poiché richiedono una digestione più lunga.

Le etichette, queste amiche sconosciute: bisogna imparare a leggerle.

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Sappiamo tutti quanto sia importante mangiare correttamente e ancor di più vi è uno stretto legame tra una corretta nutrizione e prestazione atletica, qualunque sia lo sport preso in considerazione, danza compresa. Diventa particolarmente interessante se si parla di sport nell’infanzia e nell’adolescenza, periodi nei quali alle esigenze per l’attività fisica si vanno a sommare quelle per l’accrescimento e le altre attività tipiche dell’età. In questa fase della vita l’alimentazione è un fattore cruciale non solo per garantire buoni risultati sul campo, ma anche e soprattutto per una buona crescita e un buon rendimento nelle attività scolastiche. Si tratta di un periodo delicato nel quale l’organismo è in formazione. Una alimentazione errata, per eccesso o difetto, per qualità e quantità, non soltanto può pregiudicare la prestazione atletica ma, cosa molto più importante, può portare a problemi nell’accrescimento che a loro volta potranno essere causa di problemi ancor più severi nell’età adulta; dal sovrappeso, all’obesità, al corteo di patologie che queste si portano dietro fino al sottopeso, alla dismenorrea o ai disturbi del comportamento alimentare tipici di atleti che praticano sport con rigidi requisiti estetici o categorie di peso.

Il sovrappeso e la successiva obesità infantile sono condizioni che non vanno sottovalutate, anzi. In continuo aumento, i bambini in forte sovrappeso sono a rischio di numerose patologie sia nel breve termine sia nel lungo periodo ovvero in età adulta. Un recente studio tutto italiano ha evidenziato come già in età infantile, i chili di troppo possano predisporre a malattie gravi quali diabete e patologie cardiovascolari.
Vi sono alcuni fattori di rischio da tenere in considerazione:  

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