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Nella danza la memoria gioca un ruolo estremamente importante! Quante volte capita di non riuscire a ricordare la sequenza di una coreografia o gli esercizi da eseguire alla sbarra?

La cura del dettaglio è un aspetto di grande rilevanza in quanto conferisce a questa disciplina una particolare ricchezza espressiva. Per questo motivo, visto che nulla è a caso nella danza, ricordare dettagli quali ad esempio la direzione dello sguardo, la posizione delle mani o una specifica espressione del viso si rivela spesso elemento imprescindibile per la riuscita ottimale di una performance.

Ma come si fa a ricordare un numero così grande di dettagli e di passi?

La memoria può essere allenata quotidianamente, attraverso varie attività che prescindono dal mondo della danza, come ad esempio quelle che riguardano l’apprendimento (apprendere una nuova lingua, una canzone, imparare argomenti su materie di interesse personale, imparare a suonare uno strumento musicale); tutto ciò che porta a un incremento di conoscenze garantisce un rafforzamento della capacità di memorizzazione.

Nella pratica però, al di là di un costante allenamento della memoria, possiamo ricorrere a qualche trucchetto per facilitare e velocizzare la memorizzazione nella danza.

Eccone qualcuno:

1. Stare attenti
Ebbene sì, può sembrare banale ma l’attenzione e la concentrazione sono due strumenti fondamentali per memorizzare al meglio. Durante la spiegazione da parte dell’insegnante di una coreografia, o di un esercizio è fondamentale stare attenti, osservare con attenzione e ascoltare la spiegazione e i consigli che accompagnano il passo. Esser distratti o deconcentrati riduce la possibilità di ricordare per un semplice motivo: solo ciò a cui prestiamo attenzione viene immagazzinato, al contrario le informazioni sulle quali non ci concentriamo decadono. Ricordiamo inoltre la particolare funzione dei neuroni specchio che si attivano ogni volta che si guarda qualcuno compiere un’azione e hanno un ruolo di grande importanza nell’apprendimento.

2. Ripetere mentalmente
La ripetizione è la chiave dell’apprendimento. Più si ripete, più si ricorda. La ripetizione deve però partire da subito! Appena l’insegnante ha spiegato un passo, è necessario ripeterlo nella mente o anche marcarlo con il corpo. Se si tratta di una sequenza, può aiutare anche ripetere internamente il nome di ogni passo nell’ordine in cui sono stati eseguiti.

3. Scrivere
Anche la scrittura, oltre alla ripetizione verbale, è un ottimo strumento di memorizzazione. Un consiglio è quello di scrivere su un foglio, una volta finita la lezione, tutto ciò che si vuole ricordare. Importante è farlo il prima possibile, perché il tempo tende a modificare e alterare i ricordi. Nei giorni successivi si potrà rileggere il foglio e impararne il contenuto.

4. Visualizzare
Rendere concreto e visibile ciò che non lo è permette di aiutare la memoria. Quando bisogna imparare una sequenza, aiuta molto visualizzarla nella mente, anche con l’aiuto dell’immaginazione. Immaginarsi mentre si eseguono i passi, magari su un palcoscenico o in una particolare situazione rende l’informazione concreta e maggiormente assimilabile. Un consiglio, se si sta imparando una coreografia di repertorio classico o moderno, è quello di cercare video di performance di danzatori professionisti, in modo da sollecitare anche la memoria visiva.

5. Chiedere aiuto
Un errore da non commettere è quello di non chiedere spiegazione in caso di dubbi o incertezze. Infatti, imparare un passo o una sequenza in modo sbagliato comporterà un duplice lavoro: cancellare dalla mente l’informazione sbagliata e sostituirla con quella corretta. Quindi, se non è chiaro qualcosa meglio far subito chiarezza che intervenire dopo!

                                                                                             Elisabeth Cinti

 

Sappiamo bene che le linee nella danza sono molto importanti. Un buon collo del piede è spesso, infatti, una grande qualità per chi lo possiede e un grande desiderio per chi, invece, lo ha poco sviluppato.

Possiamo dire che il collo del piede è frutto di 3 caratteristiche relative a:
Componente ossea: ossia il modo in cui il piede è conformato delle sue componenti ossee
Componente articolare: ossia i movimenti che le varie componenti dell’osso possono compiere tra di loro
Componente muscolare: ossia la forza dei muscoli del piede
se la prima è una componente naturale e acquisibile solo dalla nascita (un vero dono di natura), sulla componente articolare e muscolare è possibile agire e lavorare
L’articolarità e la possibilità di movimento delle ossa del nostro piede è allenabile attraverso un fisioterapista o attraverso degli esercizi (ma pur sempre sotto consiglio di un professionista).

L’astragalo è un osso del piede. Ogni volta che si va in relevè o in punta, l’astragalo scivola in avanti. Ogni volta che il piede è in flex, scivola indietro. Se tale movimento è disfunzionale e quindi l’osso non si comporta come appena detto, limita il movimento del piede verso il basso e quindi anche il collo del piede. Attraverso un intervento manuale di un fisioterapista, questa problematica può essere imitata.

Per quanto riguarda la componente muscolare, invece, sta al danzatore la possibilità di miglioramento. Determinante è, infatti, la capacità di reclutare i muscoli profondi del piede (es. quadrato della pianta del piede). Rinforzando questi muscoli è possibile aumentare il raggio di curvatura della volta plantare, e quindi anche il collo del piede.
Ecco un video che racchiude alcuni esercizi per rinforzare i muscoli del piede. Sia i muscoli estrinseci (che sono legati, a un osso della gamba da un lato e a un osso del piede dall’altro) sia i muscoli intrinseci (totalmente sul piede: dorsali e plantari).
Avrete bisogno solo di un panno, una benda e una palla!

 

I piedini delle nostre allieve più giovani…

 

… e due scatti da una lezione di TECNICHE DI SUPPORTO per danzatori. Ogni anno nella nostra scuola organizziamo delle lezioni aggiuntive di tecniche di supporto per aiutare i nostri allievi ad acquisire consapevolezza del proprio corpo e del suo movimento, attraverso un lavoro globale e per migliorare la tecnica e la performance!

 

Antonella Manili

A febbraio: lezioni online!

Gennaio 30, 2021

A febbraio continuiamo con le lezioni di Danza Più e dello Studio Pilates Danza Più in modalità online!

In attesa di fare presto ritorno in sala, continuiamo per tutto il mese con le lezioni su piattaforma Zoom!

Corsi di Danza:

-PROPEDUTICA

-DANZA CLASSICA

-DANZA MODERNA

-DANZA CONTEMPORANEA

Corsi di Benessere:

-PILATES

-GYROKINESIS®

-PILATES CON ATTREZZI

Approfitta di questa occasione: prezzi notevolmente agevolati e classi aperte a tutti!

Un modo per rimanere allenati, non perdere il lavoro svolto in sala e “staccare” la mente con un po’ di svago e divertimento!

Aiuta il tuo fisico e la tua mente con la Danza, il Pilates e la GYROKINESIS®

Passa in segreteria giovedì 4 (16.30-19.00) e venerdì 5 (9.00-11.00)!
Chiamaci al 347 5345935,
o scrivi a info@associazionedanzapiu.it

Le scuole di danza italiane

Febbraio 10, 2020

 

Vi siete mai chiesti come si diventa un ballerino/a professionista?

Oltre, ovviamente, a una grande dose di impegno, costanza e studio è necessario scegliere una buona scuola di danza che permetta di acquisire una salda preparazione e un diploma valido.

In Italia ci sono prestigiose accademie e scuole, alcune anche molto antiche, che permettono di raggiungere questo obiettivo.

Vediamone alcune!

La Scuola di Ballo – Accademia teatro alla Scala, associata all’ omonimo teatro di Milano è stata fondata nel 1813 da Benedetto Ricci e permette di conseguire un diploma in danza classico-accademica e moderno-contemporanea.

I più piccoli (6-10 anni) possono seguire un corso di Propedeutica, preparatorio per il corso successivo per ballerini professionisti (11-18 anni).

Inoltre la scuola organizza corsi più brevi come stages estivi, seminari per insegnanti, laboratori di scenografia  e realizzazione di costumi.

L’Accademia Nazionale di Danza è situata a Roma, fondata nel 1940,  ed è l’unica in Italia a fornire una preparazione di ballerini e coreografi equiparabile a quella universitaria. Dal 1999 è stata riconosciuta come istituto universitario.

La scuola permette di conseguire un diploma di primo livello (triennio classico,contemporaneo o tecnico compositivo) e un diploma di secondo livello, al quale si accede solo dopo il conseguimento di un diploma di primo livello o di altro titolo universitario valido, consistente in un biennio di specializzazione (indirizzo danza classica,contemporanea o compositivo). Grazie a quest’ultimo si può intraprendere la professione di docente di danza, a seconda dell’indirizzo scelto.

Anche la scuola di danza del Teatro dell’Opera, fondata nel 1928, è situata a Roma.

La scuola permette di conseguire un diploma per esercitare la professione di danzatore.

Gli allievi vengono suddivisi, in base all’ età e al livello di tecnica conseguita, in otto corsi: tre inferiori, due medi, tre superiori, più uno di perfezionamento, rivolto agli allievi migliori.

Per i ragazzi dai 17 ai 22 anni è possibile seguire un corso di Adeguamento Coreutico, al fine di perfezionare il livello di tecnica accademica.

Sono disponibili anche un corso bisettimanale di Fisiotecnica e Propedeutica alla Danza per bambini con età dai sette ai nove anni, della durata di un anno.

 

Una prestigiosa istituzione in Italia è la Scuola di Ballo del Teatro San Carlo di Napoli, riconosciuta come la prima scuola di ballo in Italia (fondata nel 1753) e la più antica in Europa.

La scuola, chiusa nel 1841, venne riaperta nel 1944, dopo la Guerra, dalla prima ballerina Bianca Gallizia che riuscì a costruire un Corpo di ballo e a dare nuova vita alla scuola. Il programma, da lei introdotto, consisteva in otto anni di studio , per ragazzi ammessi dagli 8 ai 12 anni, e in un  corso accelerato di cinque anni per allievi tra i 13 e i 16. Accanto allo studio della danza furono inserite materie complementari: repertorio del balletto, tecnica della danza moderna, danza di carattere, storia e teoria della musica, canto e solfeggio.

Il metodo di studio era basato sulle teorie di Enrico Cecchetti e fu aggiornato nel 1967 con l’inserimento della tecnica russa conosciuta con il nome della sua ideatrice, Agrippina Vaganova.

 

Cosa si studia in queste accademie?

Ecco qualche esempio di corsi interni al percorso formativo delle accademie:

 

  • Tecnica classica
  • Tecnica di punte
  • Repertorio classico e contemporaneo
  • Storia della danza
  • Danza di carattere
  • Danza contemporanea
  • Fisiotecnica

 

Elisabeth Cinti

Ogni danzatore che si rispetti ha con sé sempre un grande borsone. Per i ballerini alle prime armi questo sarà una lista di consigli su cosa mettere in borsa per essere pronti alla lezione di danza, per i curiosi, nel caso ve lo stesse chiedendo, ecco cosa è possibile trovare all’ interno…

Scarpe

Per prima cosa è fondamentale ricordare le scarpe: che siano mezze punte, punte, scarpe da carattere, per hip hop. Le scarpe sono un accessorio primario per i ballerini! Per le punte sono basilari i salvapunta, che potranno essere più agevolmente messi con del borotalco.

 

Vestiti

Body, calze, gonne, tute, scalda cuore e scaldamuscoli servono ai ballerini per essere comodi e ordinati. I vestiti hanno quindi un ruolo funzionale che varia a seconda del genere di danza che verrà praticato (non per tutto i generi è ovviamente necessario indossare un body!). Scalda cuore, scaldamuscoli, scaldapiedi o abiti più pesanti saranno molto utili per tenere caldo il corpo e i muscoli, in modo da evitare infortuni che potrebbero essere causati da movimenti a cui il corpo non è pronto. Per le calze è sempre meglio portarne un paio di riserva in caso si rompano quelle indossate.

Beauty case e varie

Alle nostre allieve ballerine di Danza Più raccomandiamo sempre di portare mollette (non bastano mai), retine ed elastici per lo chignon, e un pettine e, se si vuole del gel e della lacca per fissarlo. Per le ballerine è importante legare bene i capelli per non avere fastidi durante la lezione. Spesso danzando l’acconciatura può disfarsi, è qui che tornano utili elastici e mollettine di riserva.

Risulta inoltre molto utile non dimenticarsi di salviette, fazzoletti e deodorante che, nei mesi più caldi o per le lezioni più estenuanti possono essere usati per rinfrescarsi.

Mai dimenticare poi cerotti e garze per i poveri piedi costretti dentro le punte! Ma anche ago e filo nel caso le cuciture delle scarpette o dei vestiti possano saltare. Questi accessori salva vita a volte possono mettere in salvo le sorti di una buona lezione!

Asciugamano

Quando si suda tanto è utile un asciugamano per potersi asciugare.

Merenda e tanta acqua!

Se le lezioni durano a lungo uno snack leggero e veloce (come un frutto, della frutta secca, una barretta…) può aiutare a recuperare in fretta le forze e ripartire (per alcuni spunti leggi qui https://www.associazionedanzapiu.it/sport-alimentazione-corretta-prima-e-dopo-la-merenda/). In ogni caso non può assolutamente mancare l’acqua. Per un ballerino, come per ogni sportivo, bere durante l’allenamento è fondamentale, soprattutto se si perdono molti liquidi attraverso il sudore.

                                                                                                                                                                            Antonella Manili

 

Lunedì 16 alle 16.30 prova di PROPEDEUTICA per bambine dai 5 anni in su!

Scopri il nostro corso di avviamento alla danza da i 5 anni.

La Danza Propedeutica è l’inizio di un percorso importante per avvicinarsi al mondo della danza.

Per info: siamo in Via del Brennero 70-72-74, ingresso e Segreteria al n 60 (Tor Lupara)
Oppure chiamaci al 347 5345935,
o scrivi a info@associazionedanzapiu.it

Anche sabato 14 settembre segreteria aperta dalle ore 9:30 alle 12:00

Jenifer Ringer direttrice della Colburn Dance Academy suggerisce quali siano, secondo lei, i punti da seguire per riuscire a fare una perfetta pirouette doppia.

1. Abbi fiducia nella tua quinta: è difficile credere che la quinta posizione ti dia abbastanza forza per girare.  Come risultato, Jenifer Ringer vede danzatori “andare in avanti, sporgere le gambe, muovere i piedi così che alla fine non stanno veramente girando dalla quinta”.  Prova a fare una piroette singola pulita senza barare.

“Il movimento deve essere capito” ammette, ma almeno questo ti permetterà di girare di più “senza perdere la tecnica”.
“Spingi sul pavimento quando ti prepari ma non ti fermare” ricorda Ringer “il pliè dovrebbe dare la forza e lo slancio necessario per il relevè”.

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Buona Natale da Danza Più

Dicembre 18, 2017

Danza Più News
augura a tutti
Buone Feste

e vi da appuntamento a gennaio
con l’uscita degli articoli della sezione News, pubblicati ogni 1a e 3a settimana del mese, con tante informazioni sul mondo della Danza e non solo…
Da quest’anno il nostro blog si arricchisce inoltre di nuove e professionali collaborazioni.

Continuate a seguirci

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Quando si parla di Danza si pensa ad una vera e propria forma d’artecarica di emozioni, e raramente alla fatica e all’impegno che si celano dietro ogni passo.

La formazione di un danzatore nasce nella sala di danza ma, soprattutto in livelli più avanzati, la preparazione deve essere supportata da una serie di discipline che aiutano il ballerinosia da un punto di vista fisico, sia da un punto di vista mentale.
Non si tratta di danza, ma di tecniche di supporto che sicuramente le valgono un grande aiuto. Alcune tra queste sono: PILATES, GYROKINESIS® e GYROTONIC®.  

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Il sipario si alza, le luci si sono spente e la musica riempie la sala; una ballerina comincia ad eseguire la sua performance artistica compiendo movimenti complessi, al limite dell’equilibrismo, piroette, salti, piegamenti come fossero passi quotidiani. 

Come riesce ad eseguirli senza cadere e senza perdere la consapevolezza della posizione in cui si trova in ogni istante?

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