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Il 24 maggio, il giorno della riapertura della sede, si avvicina…

Ringraziamo i nostri allievi e le loro famiglie per il supporto ricevuto in tutti questi mesi!
Ringraziamo chi ci ha seguito con impegno da tutte le parti d’Italia, spronandoci a continuare il nostro meraviglioso lavoro, anche se a distanza!

Grazie al vostro sostegno siamo pronti a riprendere le attività in sede con grinta e determinazione! Confermiamo la modalità di didattica a distanza che continuerà ad esser garantita, in aggiunta alle lezioni in sede e all’aperto!

Siamo fiere di ognuno di voi e della realtà che continuiamo a portare avanti con impegno e dedizione!

Invitiamo chiunque abbia piacere a lasciarci una domanda su instagram o a passare in Segreteria, in modo da poter rispondere a tutti i vostri dubbi e perplessità!
Per instagram: https://www.instagram.com/associazionedanzapiu/?hl=it

Per info: siamo in Via del Brennero 70-72-74, ingresso e Segreteria al n 60 (Tor Lupara)
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Chiamaci al 347 5345935,
o scrivi a info@associazionedanzapiu.it

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Con en dehors (letteralmente “in fuori”) si indica il movimento di rotazione dell’anca verso l’esterno che consente all’intera gamba di girare e al piede di essere indirizzato lateralmente.  L’ en dehors è uno dei movimenti fondamentali su cui si basa la danza classica, permettono di svolgere in sicurezza e in modo più efficiente elementi tecnici e artistici della disciplina. Come ogni movimento, anche l’en dehor è migliorabile attraverso la pratica. Dance magazine ha raccolto i migliori consigli di insegnanti di danza ed esperti in medicina per migliorare e avvicinarsi il più possibile al proprio potenziale massimo di apertura.

 

1.Conosci la tua anatomia

Secondo Gayanne Grossman (insegnante al Muhlenberg College) il grado di rotazione dei nostri arti è strettamente legato a tre parti del corpo:

  • il bacino, che contribuisce da 36 a 58 gradi
  • la tibia, che contribuisce da 16 a 60 gradi
  • il piede, che contribuisce più o meno per 15 gradi

Questi numeri dipendono molto dalla struttura soggettiva del corpo.

Ma è ancora più importante sapere che è la forza dei nostri muscoli a determinare quanto l’arto sia capace di sfruttare il range di rotazione che ha a disposizione. Spesso infatti non si tratta di mancanza di mobilità dell’arto nella rotazione ma semplicemente di mancanza di forza, che può determinare la perdita anche di 15-30 gradi.

 

2.Trova l’allineamento ideale

Quando il bacino è posizionato nell’angolazione ideale, la testa del femore può ruotare liberamente nella cavità dell’anca (acetabolo). È possibile raggiungere il miglior range di movimento, e quindi la massima rotazione esterna, quando la pelvi si trova in una posizione neutra (ossia l’area del bacino, dalla coscia alla pelvi, deve essere piatta) e non deve essere inclinata né in avanti (bacino anteverso) né indietro (bacino retroverso). Una posizione neutra richiede l’attivazione di diversi muscoli (addominali, dorsali, pavimento pelvico e diaframma) per ridurre il carico che grava sulle teste dei femori e essere più mobili.

 

Gran parte dei ballerini ha la parte bassa della schiena e il bacino anteverso, e questo spesso a causa della poca elasticità delle bande o fasce ilio- tibiali (fascia tendinea sul lato esterno della gamba). Tale ridotta flessibilità comporta una rotazione degli arti e dei piedi. È possibile quindi in parte correggere il difetto allungando la fascia ileo-tibiale e rinforzando i glutei.

 

Ecco una pozione per allungare le fasce ilio-tibiali. È sufficiente mantenere tale posizione per dieci respiri, tre volte per lato, cercando di tenere le spalle attaccate al pavimento e lasciando che il peso della gamba allunghi l’intera fascia.

 

3.Rinforza i muscoli rotatori

Esistono dei muscoli rotatori posizionati sotto il grande gluteo che sono responsabili della rotazione. I muscoli pelvi-trocanterici sono sei piccoli muscoli sotto i glutei che uniscono le ossa della pelvi al grande trocantere del femore.

 

Questi muscoli sono importantissimi per avviare il movimento di rotazione. Un esercizio che può aiutare a rinforzarli è la clamshell:

per i più esperti è consigliato utilizzare anche delle resistence bands. È necessario ripetere il movimento in modo controllato e con un TUT (time under tension) elevato, in modo da sentire bene i muscoli lavorare finché il movimento rimane pulito. Una volta finito un l’lato si passa all’altro. Ripetere per più serie.

 

Un’altro esercizio utile prevede l’uso dei “turnout disc”, dei dischi che vengono posti sotto i piedi e che consentono di esercitarsi nella rotazione e nell’allineamento tra arti e bacino. Un esperimento analogo potrebbe essere fatto con dei semplici calzini o un asciugamano sotto i piedi.

  1. Sfrutta la visualizzazione

Susan Jeffe (insegnante alla School of the Arts dell’Università della North Carolina) suggerisce ai propri allievi di immaginare muscoli della coscia avvolgersi intorno alle ossa. In questo modo guida i ragazzi con l’immaginazione per attivare nello specifico quei muscoli vicino al punto di intersezione del tendine nel ginocchio.

L’insegnate Ashley Tuttle, invece, fa immaginare di aprire un rubinetto: ruotare la gamba nell’articolazione dell’anca allora diviene come girare la manopola di un rubinetto.

Le tecniche sono molteplici e personalizzabili, ma comunque tutte valide se consentono al ballerino di visualizzare nella propria mente il movimento in modo chiaro e riprodurlo in modo efficiente, andando a coinvolgere tutte le parti del corpo.

  1. Coinvolgi i muscoli più piccoli e nascosti, non solo i più grandi

Generalmente quando si pensa a ruotare le gambe verso l’esterno, come prima cosa si pensa a contrarre i glutei. In realtà per ottenere un maggior grado di rotazione è altrettanto importante riuscire ad attivare dei muscoli situati più in profondità. Tra questi ci sono i muscoli pelvi-trocanterici prima citati. Il grande gluteo è attivato invece per mantenere la posizione insieme agli adduttori.

 

  1. Ricorda la rotazione anche in movimento

“Turning out is an activity, not a position” (Irene Dowd, insegnate di anatomia alla Julliard School). La rotazione non è solo qualcosa che caratterizza lo stare in piedi in un determinato punto e in modo statico. L’ en dehors non è infatti una pozione ma un vero e proprio movimento e nella danza si usa nell’esecuzione di moltissimi passi. È giusto quindi applicare tutti questi principi anche quando si balla e si svolgono diversi movimenti.

 

  1. Filmati per individuare i tuoi punti deboli

Anche se l’insegnate sarà il primo a correggere, riprendersi mentre si danza può mostrare in concreto quelli che sono gli sbagli commessi, per risolverli in modo molto più repentino. Ma comunque è importante non cedere al mito per cui ci sia assoluto bisogno di una perfetta rotazione di 180 gradi per essere un ballerino. Spesso il troppo stroppia. Una posizione degli arti troppo estrema può portare a danni maggiori, che possono inficiare notevolmente sulla pratica, anche nel lungo periodo.

Molti ballerini sono riusciti in una carriera brillante senza per forza ottenere un perfetto en dehors. Sicuramente può aiutare ad ottenere una linea più pulita e compiere determinati movimenti (come una grande estensione delle gambe) ma è necessario dire che nell’arte l’imperfezione è pur sempre originalità.

Antonella Manili

 

Articolo di: https://www.dancemagazine.com/ballet-turnout-2639129413.html?rebelltitem=6#rebelltitem6

Approfondimento: https://giornaledelladanza.com/le-basi-anatomiche-e-fisiologiche-dellen-dehors/

Aprile: corsi online!

Aprile 7, 2021

Anche ad aprile corsi di Danza e di Benessere online su piattaforma Zoom:

Corsi di Danza:

-PROPEDEUTICA

-DANZA CLASSICA

-DANZA MODERNA

-DANZA CONTEMPORANEA

Corsi di Benessere:

-PILATES

-GYROKINESIS®

-PILATES CON ATTREZZI

Chiamaci al 347 5345935,
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SEGRETERIA APERTA IN SEDE:

GIOVEDI’ 8 APRILE 9.30-11.30 E 16.30-19.00
VENERDI’ 9 APRILE 9.30-11.00

Buona Pasqua!

Aprile 2, 2021

L’associazione Danza Più e lo Studio Pilates Danza Più augurano agli allievi, ai soci e alle loro famiglie una Buona Pasqua!

 

Nella danza la memoria gioca un ruolo estremamente importante! Quante volte capita di non riuscire a ricordare la sequenza di una coreografia o gli esercizi da eseguire alla sbarra?

La cura del dettaglio è un aspetto di grande rilevanza in quanto conferisce a questa disciplina una particolare ricchezza espressiva. Per questo motivo, visto che nulla è a caso nella danza, ricordare dettagli quali ad esempio la direzione dello sguardo, la posizione delle mani o una specifica espressione del viso si rivela spesso elemento imprescindibile per la riuscita ottimale di una performance.

Ma come si fa a ricordare un numero così grande di dettagli e di passi?

La memoria può essere allenata quotidianamente, attraverso varie attività che prescindono dal mondo della danza, come ad esempio quelle che riguardano l’apprendimento (apprendere una nuova lingua, una canzone, imparare argomenti su materie di interesse personale, imparare a suonare uno strumento musicale); tutto ciò che porta a un incremento di conoscenze garantisce un rafforzamento della capacità di memorizzazione.

Nella pratica però, al di là di un costante allenamento della memoria, possiamo ricorrere a qualche trucchetto per facilitare e velocizzare la memorizzazione nella danza.

Eccone qualcuno:

1. Stare attenti
Ebbene sì, può sembrare banale ma l’attenzione e la concentrazione sono due strumenti fondamentali per memorizzare al meglio. Durante la spiegazione da parte dell’insegnante di una coreografia, o di un esercizio è fondamentale stare attenti, osservare con attenzione e ascoltare la spiegazione e i consigli che accompagnano il passo. Esser distratti o deconcentrati riduce la possibilità di ricordare per un semplice motivo: solo ciò a cui prestiamo attenzione viene immagazzinato, al contrario le informazioni sulle quali non ci concentriamo decadono. Ricordiamo inoltre la particolare funzione dei neuroni specchio che si attivano ogni volta che si guarda qualcuno compiere un’azione e hanno un ruolo di grande importanza nell’apprendimento.

2. Ripetere mentalmente
La ripetizione è la chiave dell’apprendimento. Più si ripete, più si ricorda. La ripetizione deve però partire da subito! Appena l’insegnante ha spiegato un passo, è necessario ripeterlo nella mente o anche marcarlo con il corpo. Se si tratta di una sequenza, può aiutare anche ripetere internamente il nome di ogni passo nell’ordine in cui sono stati eseguiti.

3. Scrivere
Anche la scrittura, oltre alla ripetizione verbale, è un ottimo strumento di memorizzazione. Un consiglio è quello di scrivere su un foglio, una volta finita la lezione, tutto ciò che si vuole ricordare. Importante è farlo il prima possibile, perché il tempo tende a modificare e alterare i ricordi. Nei giorni successivi si potrà rileggere il foglio e impararne il contenuto.

4. Visualizzare
Rendere concreto e visibile ciò che non lo è permette di aiutare la memoria. Quando bisogna imparare una sequenza, aiuta molto visualizzarla nella mente, anche con l’aiuto dell’immaginazione. Immaginarsi mentre si eseguono i passi, magari su un palcoscenico o in una particolare situazione rende l’informazione concreta e maggiormente assimilabile. Un consiglio, se si sta imparando una coreografia di repertorio classico o moderno, è quello di cercare video di performance di danzatori professionisti, in modo da sollecitare anche la memoria visiva.

5. Chiedere aiuto
Un errore da non commettere è quello di non chiedere spiegazione in caso di dubbi o incertezze. Infatti, imparare un passo o una sequenza in modo sbagliato comporterà un duplice lavoro: cancellare dalla mente l’informazione sbagliata e sostituirla con quella corretta. Quindi, se non è chiaro qualcosa meglio far subito chiarezza che intervenire dopo!

                                                                                             Elisabeth Cinti

 

Sappiamo bene che le linee nella danza sono molto importanti. Un buon collo del piede è spesso, infatti, una grande qualità per chi lo possiede e un grande desiderio per chi, invece, lo ha poco sviluppato.

Possiamo dire che il collo del piede è frutto di 3 caratteristiche relative a:
Componente ossea: ossia il modo in cui il piede è conformato delle sue componenti ossee
Componente articolare: ossia i movimenti che le varie componenti dell’osso possono compiere tra di loro
Componente muscolare: ossia la forza dei muscoli del piede
se la prima è una componente naturale e acquisibile solo dalla nascita (un vero dono di natura), sulla componente articolare e muscolare è possibile agire e lavorare
L’articolarità e la possibilità di movimento delle ossa del nostro piede è allenabile attraverso un fisioterapista o attraverso degli esercizi (ma pur sempre sotto consiglio di un professionista).

L’astragalo è un osso del piede. Ogni volta che si va in relevè o in punta, l’astragalo scivola in avanti. Ogni volta che il piede è in flex, scivola indietro. Se tale movimento è disfunzionale e quindi l’osso non si comporta come appena detto, limita il movimento del piede verso il basso e quindi anche il collo del piede. Attraverso un intervento manuale di un fisioterapista, questa problematica può essere imitata.

Per quanto riguarda la componente muscolare, invece, sta al danzatore la possibilità di miglioramento. Determinante è, infatti, la capacità di reclutare i muscoli profondi del piede (es. quadrato della pianta del piede). Rinforzando questi muscoli è possibile aumentare il raggio di curvatura della volta plantare, e quindi anche il collo del piede.
Ecco un video che racchiude alcuni esercizi per rinforzare i muscoli del piede. Sia i muscoli estrinseci (che sono legati, a un osso della gamba da un lato e a un osso del piede dall’altro) sia i muscoli intrinseci (totalmente sul piede: dorsali e plantari).
Avrete bisogno solo di un panno, una benda e una palla!

 

I piedini delle nostre allieve più giovani…

 

… e due scatti da una lezione di TECNICHE DI SUPPORTO per danzatori. Ogni anno nella nostra scuola organizziamo delle lezioni aggiuntive di tecniche di supporto per aiutare i nostri allievi ad acquisire consapevolezza del proprio corpo e del suo movimento, attraverso un lavoro globale e per migliorare la tecnica e la performance!

 

Antonella Manili

A febbraio: lezioni online!

Gennaio 30, 2021

A febbraio continuiamo con le lezioni di Danza Più e dello Studio Pilates Danza Più in modalità online!

In attesa di fare presto ritorno in sala, continuiamo per tutto il mese con le lezioni su piattaforma Zoom!

Corsi di Danza:

-PROPEDUTICA

-DANZA CLASSICA

-DANZA MODERNA

-DANZA CONTEMPORANEA

Corsi di Benessere:

-PILATES

-GYROKINESIS®

-PILATES CON ATTREZZI

Approfitta di questa occasione: prezzi notevolmente agevolati e classi aperte a tutti!

Un modo per rimanere allenati, non perdere il lavoro svolto in sala e “staccare” la mente con un po’ di svago e divertimento!

Aiuta il tuo fisico e la tua mente con la Danza, il Pilates e la GYROKINESIS®

Passa in segreteria giovedì 4 (16.30-19.00) e venerdì 5 (9.00-11.00)!
Chiamaci al 347 5345935,
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Le scuole di danza italiane

Febbraio 10, 2020

 

Vi siete mai chiesti come si diventa un ballerino/a professionista?

Oltre, ovviamente, a una grande dose di impegno, costanza e studio è necessario scegliere una buona scuola di danza che permetta di acquisire una salda preparazione e un diploma valido.

In Italia ci sono prestigiose accademie e scuole, alcune anche molto antiche, che permettono di raggiungere questo obiettivo.

Vediamone alcune!

La Scuola di Ballo – Accademia teatro alla Scala, associata all’ omonimo teatro di Milano è stata fondata nel 1813 da Benedetto Ricci e permette di conseguire un diploma in danza classico-accademica e moderno-contemporanea.

I più piccoli (6-10 anni) possono seguire un corso di Propedeutica, preparatorio per il corso successivo per ballerini professionisti (11-18 anni).

Inoltre la scuola organizza corsi più brevi come stages estivi, seminari per insegnanti, laboratori di scenografia  e realizzazione di costumi.

L’Accademia Nazionale di Danza è situata a Roma, fondata nel 1940,  ed è l’unica in Italia a fornire una preparazione di ballerini e coreografi equiparabile a quella universitaria. Dal 1999 è stata riconosciuta come istituto universitario.

La scuola permette di conseguire un diploma di primo livello (triennio classico,contemporaneo o tecnico compositivo) e un diploma di secondo livello, al quale si accede solo dopo il conseguimento di un diploma di primo livello o di altro titolo universitario valido, consistente in un biennio di specializzazione (indirizzo danza classica,contemporanea o compositivo). Grazie a quest’ultimo si può intraprendere la professione di docente di danza, a seconda dell’indirizzo scelto.

Anche la scuola di danza del Teatro dell’Opera, fondata nel 1928, è situata a Roma.

La scuola permette di conseguire un diploma per esercitare la professione di danzatore.

Gli allievi vengono suddivisi, in base all’ età e al livello di tecnica conseguita, in otto corsi: tre inferiori, due medi, tre superiori, più uno di perfezionamento, rivolto agli allievi migliori.

Per i ragazzi dai 17 ai 22 anni è possibile seguire un corso di Adeguamento Coreutico, al fine di perfezionare il livello di tecnica accademica.

Sono disponibili anche un corso bisettimanale di Fisiotecnica e Propedeutica alla Danza per bambini con età dai sette ai nove anni, della durata di un anno.

 

Una prestigiosa istituzione in Italia è la Scuola di Ballo del Teatro San Carlo di Napoli, riconosciuta come la prima scuola di ballo in Italia (fondata nel 1753) e la più antica in Europa.

La scuola, chiusa nel 1841, venne riaperta nel 1944, dopo la Guerra, dalla prima ballerina Bianca Gallizia che riuscì a costruire un Corpo di ballo e a dare nuova vita alla scuola. Il programma, da lei introdotto, consisteva in otto anni di studio , per ragazzi ammessi dagli 8 ai 12 anni, e in un  corso accelerato di cinque anni per allievi tra i 13 e i 16. Accanto allo studio della danza furono inserite materie complementari: repertorio del balletto, tecnica della danza moderna, danza di carattere, storia e teoria della musica, canto e solfeggio.

Il metodo di studio era basato sulle teorie di Enrico Cecchetti e fu aggiornato nel 1967 con l’inserimento della tecnica russa conosciuta con il nome della sua ideatrice, Agrippina Vaganova.

 

Cosa si studia in queste accademie?

Ecco qualche esempio di corsi interni al percorso formativo delle accademie:

 

  • Tecnica classica
  • Tecnica di punte
  • Repertorio classico e contemporaneo
  • Storia della danza
  • Danza di carattere
  • Danza contemporanea
  • Fisiotecnica

 

Elisabeth Cinti

Ogni danzatore che si rispetti ha con sé sempre un grande borsone. Per i ballerini alle prime armi questo sarà una lista di consigli su cosa mettere in borsa per essere pronti alla lezione di danza, per i curiosi, nel caso ve lo stesse chiedendo, ecco cosa è possibile trovare all’ interno…

Scarpe

Per prima cosa è fondamentale ricordare le scarpe: che siano mezze punte, punte, scarpe da carattere, per hip hop. Le scarpe sono un accessorio primario per i ballerini! Per le punte sono basilari i salvapunta, che potranno essere più agevolmente messi con del borotalco.

 

Vestiti

Body, calze, gonne, tute, scalda cuore e scaldamuscoli servono ai ballerini per essere comodi e ordinati. I vestiti hanno quindi un ruolo funzionale che varia a seconda del genere di danza che verrà praticato (non per tutto i generi è ovviamente necessario indossare un body!). Scalda cuore, scaldamuscoli, scaldapiedi o abiti più pesanti saranno molto utili per tenere caldo il corpo e i muscoli, in modo da evitare infortuni che potrebbero essere causati da movimenti a cui il corpo non è pronto. Per le calze è sempre meglio portarne un paio di riserva in caso si rompano quelle indossate.

Beauty case e varie

Alle nostre allieve ballerine di Danza Più raccomandiamo sempre di portare mollette (non bastano mai), retine ed elastici per lo chignon, e un pettine e, se si vuole del gel e della lacca per fissarlo. Per le ballerine è importante legare bene i capelli per non avere fastidi durante la lezione. Spesso danzando l’acconciatura può disfarsi, è qui che tornano utili elastici e mollettine di riserva.

Risulta inoltre molto utile non dimenticarsi di salviette, fazzoletti e deodorante che, nei mesi più caldi o per le lezioni più estenuanti possono essere usati per rinfrescarsi.

Mai dimenticare poi cerotti e garze per i poveri piedi costretti dentro le punte! Ma anche ago e filo nel caso le cuciture delle scarpette o dei vestiti possano saltare. Questi accessori salva vita a volte possono mettere in salvo le sorti di una buona lezione!

Asciugamano

Quando si suda tanto è utile un asciugamano per potersi asciugare.

Merenda e tanta acqua!

Se le lezioni durano a lungo uno snack leggero e veloce (come un frutto, della frutta secca, una barretta…) può aiutare a recuperare in fretta le forze e ripartire (per alcuni spunti leggi qui https://www.associazionedanzapiu.it/sport-alimentazione-corretta-prima-e-dopo-la-merenda/). In ogni caso non può assolutamente mancare l’acqua. Per un ballerino, come per ogni sportivo, bere durante l’allenamento è fondamentale, soprattutto se si perdono molti liquidi attraverso il sudore.

                                                                                                                                                                            Antonella Manili

 

Lunedì 16 alle 16.30 prova di PROPEDEUTICA per bambine dai 5 anni in su!

Scopri il nostro corso di avviamento alla danza da i 5 anni.

La Danza Propedeutica è l’inizio di un percorso importante per avvicinarsi al mondo della danza.

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Anche sabato 14 settembre segreteria aperta dalle ore 9:30 alle 12:00