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Di seguito la storia della nostra Scuola e di come è nata! Ringraziando ancora Daniela De Luca per aver accolto tra le storie di Tor Lupara anche la nostra!

La Storia della nostra Scuola si lega alla storia della cittadina di Tor Lupara quando al tempo c’era un cinema nel nostro paese aprimmo la prima Scuola di Danza di tutto il territorio e giunsero da noi allievi da tutti i paesi limitrofi.

Nel 1976 chiesi al parroco di allora, Don Lino, se mi poteva affittare una sala per fare lezione di danza, poiché mi avevano detto che c’era già un’aula utilizzata per delle lezioni di pianoforte.

Don Lino subito mi accolse e così iniziò la mia avventura nel territorio.
In pochissimo tempo le due ore settimanali che avevo chiesto divennero quattro: sorelle, cugine, amiche volevano provare e, udite udite, anche tre ragazzi, il sogno di tutte le insegnanti di danza.

Il primo anno avevo quaranta allievi, li ricordo tutti.
Facemmo il primo saggio al cinema di Tor Lupara, la cui struttura esterna ad oggi è rimasta invariata.
Il mio primo assistente di scena fu Michele Muccigrosso, che ci ha lasciato recentemente. Un saggio di danza classica era sicuramente una novità.
L’anno successivo gli allievi erano ottanta.

Il rapporto con quelli più grandi nel frattempo si era rafforzato. Non ci vedevamo solo alle lezioni: se c’era qualche spettacolo di balletto andavamo insieme al Teatro dell’Opera, all’Olimpico, al Giulio Cesare e a volte ai Saggi delle mie colleghe. Capitava persino che andassimo insieme ai ai musei: se il tema del saggio era mitologico, per esempio, andavamo a vedere le statue degli dei che interpretavano, oppure la statua di Paolina Borghese, se qualcuno doveva ad esempio rappresentare quel personaggio.

Per il terzo saggio gli allievi erano novantacinque di cui sette maschi: a quel punto per le coreografie ci si poteva sbizzarrire.
In seguito aggiunsi i corsi di Danza Moderna e intanto gli allievi cominciarono a venire anche da Mentana, Colleverde e Roma.
Questi sono stati gli inizi. Sono passati 45 anni ed ancora non mi stanco, perché la passione è tanta. In tutto questo tempo non ho mai smesso di aggiornarmi, aggiungendo alle “normali” lezioni di danza quelle di supporto per ottenere i migliori risultati sul movimento e sulle problematiche che può incontrare chi vuole danzare.

In seguito ci trasferimmo a via del Brennero 60 e da anni sono lì assieme a Flavia, che iniziò come allieva alla parrocchia e ad oggi insegna come me: ci riempie di orgoglio vedere che quelle che erano sue compagne di corso oggi portano le loro figlie mentre le mie prime allieve le affidano le nipoti.

Negli ultimi tempi ci siamo ulteriormente allargati, ma ricordo ancora con affetto la sala parrocchiale e quel vecchio cinema, dove ebbe inizio la mia avventura e il mio rapporto con Tor Lupara e i suoi cittadini.

Lunedì 16 alle 16.30 prova di PROPEDEUTICA per bambine dai 5 anni in su!

Scopri il nostro corso di avviamento alla danza da i 5 anni.

La Danza Propedeutica è l’inizio di un percorso importante per avvicinarsi al mondo della danza.

Per info: siamo in Via del Brennero 70-72-74, ingresso e Segreteria al n 60 (Tor Lupara)
Oppure chiamaci al 347 5345935,
o scrivi a info@associazionedanzapiu.it

Anche sabato 14 settembre segreteria aperta dalle ore 9:30 alle 12:00

Buone vacanze a tutti

News danzapiù vi da appuntamento a settembre con l’uscita di nuovi e interessanti articoli sul mondo della Danza e non solo.

Danza Più lancia un nuovo gioco per le vacanzePorta la DANZA, il PILATES o la GYROKINESIS® in vacanza!

Inviateci le vostre foto di DANZA, PILATES o GYROKINESIS® durante le vostre vacanze:

– Basta una semplice foto con una posa che vi piace
– Potete scattarla in qualsiasi luogo (mare, montagna, piscina, città, balcone
– Taggare con @associazionedanzapiu
su Instagram
su Facebook
o inviatecele

Buone vacanze e Buon Divertimento!

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La sbarra a terra

Aprile 12, 2018

La sbarra a terra è una tecnica di supporto utilizzata dai danzatori durante le lezioni per migliorare la tecnica e perfezionare i movimenti.

L’idea della “barre à terre” o “barre au sol” si deve a Boris Kniaseff, un ballerino e maestro russo che negli anni ’50 ha insegnato danza a Parigi. Secondo alcuni il maestro fu costretto ad utilizzare questo nuovo metodo d’insegnamento perché nell’edificio storico dove teneva le sue lezioni non era permessa l’istallazione delle classiche sbarre da danza. Secondo altri invece Kniaseff fu semplicemente ispirato degli artisti del circo Medrano che si esercitavano per lo più con movimenti a terra.

Anni più tardi la paternità della tecnica è stata anche rivendicata da Zoula de Boncza, una ex ballerina dell’Opéra-Comique che ha inoltre racchiuso l’idea in un libro “La danse classique sans barre” interamente incentrato sulla sbarra a terra.

Quel che possiamo affermare con certezza è che sicuramente il metodo ha riscosso grande successo in tutto il mondo, con ulteriori sviluppi in Inghilterra (Maria Fay) e negli Stati Uniti (Zena Rommett).

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Lo jeté è uno dei passi più noti nella danza classica. Il nome, corrispondente del francese “lanciare”, descrive il movimento che il corpo compie nell’esecuzione del passo stesso. In questo salto infatti il danzatore sposta il proprio peso corporeo da un piede sull’altro.

Come altri passi di danza, lo jeté richiede l’attenzione a molti dettagli che ne garantiscono una buona riuscita.

Un buon salto è sicuramente aiutato da una buona partenza. È infatti la spinta dei piedi sul suolo a permettere un maggior slancio. Per questo prima di partire è necessario fare un demi-plié.

Mentre si è ancora in demi-plié la gamba che inizia il passo (e che darà la direzione del salto) è liberata dal peso del corpo.

Una forte spinta permetterà di saltare in alto mantenendo per un istante il corpo in elevazione. 

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Jenifer Ringer direttrice della Colburn Dance Academy suggerisce quali siano, secondo lei, i punti da seguire per riuscire a fare una perfetta pirouette doppia.

1. Abbi fiducia nella tua quinta: è difficile credere che la quinta posizione ti dia abbastanza forza per girare.  Come risultato, Jenifer Ringer vede danzatori “andare in avanti, sporgere le gambe, muovere i piedi così che alla fine non stanno veramente girando dalla quinta”.  Prova a fare una piroette singola pulita senza barare.

“Il movimento deve essere capito” ammette, ma almeno questo ti permetterà di girare di più “senza perdere la tecnica”.
“Spingi sul pavimento quando ti prepari ma non ti fermare” ricorda Ringer “il pliè dovrebbe dare la forza e lo slancio necessario per il relevè”.

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Il bacino nella danza

Febbraio 9, 2018

La posizione eretta pone degli interessanti argomenti di statica e di dinamica. Uno di questi argomenti riguarda l’articolazione del tronco sulle gambe, ovvero il bacino.

Il bacino ci permette di piegarci in avanti ed indietro, di ruotare di lato e di compiere tutti i movimenti propri degli arti inferiori, come la deambulazione ma è anche il punto in cui si giocano le forze di gravità e di resistenza alla gravità.

Se immaginiamo il nostro corpo come costituito da mattoncini, tipo Lego, risulta formato da due colonne: gli arti inferiori; da un cilindro: il tronco; e da due colonne collegate al tronco: gli arti superiori.

Il perno da cui dipende la nostra capacità di movimento è il bacino, posto tra gli arti inferiori ed il tronco.

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Arabesque

Gennaio 23, 2018

L’arabesque è uno dei passi base della danza classica, definito anche “posa”. Il termine significa “arabesco, ghirigoro” o anche “alla maniera islamica”, poiché nell’arte islamica, dove era proibito raffigurare corpi umani, si ricorreva a delle figure stilizzate.

La posa prevede che il peso del corpo poggi sulla gamba portante, mentre l’altra è sollevata e allungata all’indietro. Le braccia sono normalmente in allongé (posizione allungata); solitamente uno è allungato in avanti mentre l’altro è à la seconde.     

Esiste anche la variante ottocentesca arabesque à deux bras in cui entrambe le braccia sono in avanti. Era usato molto nel balletto romantico Giselle.

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Buona Natale da Danza Più

Dicembre 18, 2017

Danza Più News
augura a tutti
Buone Feste

e vi da appuntamento a gennaio
con l’uscita degli articoli della sezione News, pubblicati ogni 1a e 3a settimana del mese, con tante informazioni sul mondo della Danza e non solo…
Da quest’anno il nostro blog si arricchisce inoltre di nuove e professionali collaborazioni.

Continuate a seguirci

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Quando si parla di Danza si pensa ad una vera e propria forma d’artecarica di emozioni, e raramente alla fatica e all’impegno che si celano dietro ogni passo.

La formazione di un danzatore nasce nella sala di danza ma, soprattutto in livelli più avanzati, la preparazione deve essere supportata da una serie di discipline che aiutano il ballerinosia da un punto di vista fisico, sia da un punto di vista mentale.
Non si tratta di danza, ma di tecniche di supporto che sicuramente le valgono un grande aiuto. Alcune tra queste sono: PILATES, GYROKINESIS® e GYROTONIC®.  

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