Un aspetto particolarmente affascinante da studiare, quando si riflette sui benefici fisici e mentali della danza, è il modo in cui questa disciplina agisce sullo sviluppo cerebrale, modificando alcune aree della corteccia.La neuroscienza ha contribuito in modo determinante alla ricerca in questo ambito, anche se rimane un campo ancora non del tutto esplorato.
Secondo lo studio condotto da Hanna Poikonem dell’Università di Helsinki, la danza è in grado di attivare aree profonde del cervello responsabili della memoria, delle emozioni e delle interazioni sociali.
Attraverso un esperimento da lei condotto, si è resa conto che il cervello dei danzatori reagisce più velocemente ai cambiamenti della musica, rispetto a quello dei musicisti ed è, inoltre, maggiormente sincronizzato sulle basse frequenze theta, implicate nelle interazioni sociali e nei processi di conoscenza di sé.
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