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La respirazione è un’attività inconscia che compiamo quotidianamente per vivere: attraverso la respirazione – e lo scambio tra anidride carbonica e ossigeno – avviene l’ossigenazione del sangue, il quale trasporta l’ossigeno in tutte le cellule del corpo.

Durante l’attività fisica il corpo ha ancora più bisogno di ossigeno. In questo caso saper respirare nel modo giusto può aiutare a essere più resistenti, ma non è tutto.

In generale, è possibile identificare due tipologie di respirazione: quella toracica e quella diaframmatica.

• La respirazione toracica è caratterizzata dall’inalazione di aria che viene inglobata nella parte superiore del torace (nell’inspirazione si alzano le clavicole e le prime coste).

• La respirazione diaframmatica è caratterizzata dall’inalazione di aria che viene spinta nella parte inferiore del torace, con una estensione laterale del busto.

Tra le due, la respirazione diaframmatica è quella considerata più “naturale” per specie umana, anche se, per vizi determinati da abitudini errate o posture scorrette, molte persone sono solite respirare più “di torace”.
Per tale ragione, è importante imparare ad utilizzare il diaframma.

La respirazione diaframmatica

È dimostrato che la respirazione diaframmatica sia di grande aiuto in quanto consente un rilassamento fisico e mentale, agendo in concreto sull’umore, sulle tensioni, sul funzionamento dell’apparo digerente e sulla postura. Anche per questa ragione, in situazioni di ansia e di stress come quelle legate ad una esibizione artistica, saper respirare bene può essere di grandissimo aiuto. In quanto tale, infatti, la respirazione diaframmatica garantisce una migliore ossigenazione del sangue e una riduzione dei battiti cardiaci.

Nella danza la respirazione può risultare una grande amica anche per dare più dinamismo ed espressività ai movimenti.
Cosa fare per respirare bene e sfruttare la respirazione a proprio vantaggio?

Avere consapevolezza del respiro

È vero che la respirazione è un’azione automatica e per lo più inconscia ma essere capaci di controllare il proprio respiro è importante e ha impatti positivi sulla performance, consentendo di migliorare l’esecuzione dei movimenti con un maggiore controllo. Il primo strumento utile per essere consapevoli della propria respirazione è ascoltarsi ed entrare in connessione con il proprio corpo, ricercando un ritmo stabile se si è a riposo o cercando di coordinare la respirazione al movimento in caso si stia danzando.

Un esercizio utile per imparare ad ascoltarsi prevede di sdraiarsi supini con le gambe piegate, con una mano appoggiata sulla pancia e una sullo stomaco. Iniziando a respirare (in modo più naturale possibile) ispirate con il naso gonfiando solo la pancia (cercando di tenere il più fermo possibile il torace) ed espirate con la bocca sgonfiando la pancia. Il modo in cui le mani si muovono dà consapevolezza sulla propria respirazione (se più toracica o più diaframmatica). Esercitarsi con costanza consente di apprendere e far proprio il movimento per poi applicalo anche mentre si cammina o si danza.

Non trattenere il respiro

Uno degli sbagli più grandi quando si è in movimento (eccetto in casi di sforzi maggiori che richiedono una grande compattezza del Core) è trattenere il respiro. Quando si è sotto tensione spesso si finisce per non respirare. Questo porta solo ad una maggiore rigidità del corpo e peggiori capacità di recupero. L’esperta di tecniche di respirazione Lynn Martin consiglia ai danzatori di concentrarsi nel mantenere allo stesso volume l’inspirazione e l’espirazione. Nel caso di una danza molto aerobica – che comporta una respirazione maggiore – Martin consiglia di regolarizzare la fase di inalazione, per poi concentrarsi sullo spingere fuori più aria possibile in fase di espirazione, in quanto un’espirazione completa permette di avere più spazio nei polmoni per nuova aria (e nuovo ossigeno).

Coordina la respirazione con il movimento

Coordinare l’inspirazione e l’espirazione con alcuni gesti o movimenti può aiutare a personificare alcune qualità artistiche. Ad esempio, inspirare mentre si alzano le braccia suggerisce maggiore leggerezza, mentre l’espirazione guida le braccia verso il basso, come se il movimento partisse dalla parte centrale del torace. I movimenti di chiusura del busto si conciliano meglio con il momento di espirazione, quelli invece di estensione con l’ispirazione.

                                                                                                                                                      Antonella Manili

Fonti:

https://www.dancemagazine.com/use-breathe-enhance-movement-2653701526.html?rebelltitem=4#rebelltitem4

https://giornaledelladanza.com/danza-e-respirazione-tutti-i-benefici-per-imparare-a-farlo-in-modo-giusto/

https://www.my-personaltrainer.it/respirazione-diaframmatica.html

https://fisiomedfrascati.it/il-diaframma-e-la-respirazione-diaframmatica/#:~:text=Quali%20sono%20le%20tipologie%20di,nella%20parte%20inferiore%20e%20lateralmente

 

Buon Natale!

Dicembre 23, 2021

Tantissimi auguri di Buon Natale dalla Scuola Danza Più e dallo Studio Pilates e Gyrotonic® agli allievi e alle loro famiglie!

 

 

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Con en dehors (letteralmente “in fuori”) si indica il movimento di rotazione dell’anca verso l’esterno che consente all’intera gamba di girare e al piede di essere indirizzato lateralmente.  L’ en dehors è uno dei movimenti fondamentali su cui si basa la danza classica, permettono di svolgere in sicurezza e in modo più efficiente elementi tecnici e artistici della disciplina. Come ogni movimento, anche l’en dehor è migliorabile attraverso la pratica. Dance magazine ha raccolto i migliori consigli di insegnanti di danza ed esperti in medicina per migliorare e avvicinarsi il più possibile al proprio potenziale massimo di apertura.

 

1.Conosci la tua anatomia

Secondo Gayanne Grossman (insegnante al Muhlenberg College) il grado di rotazione dei nostri arti è strettamente legato a tre parti del corpo:

  • il bacino, che contribuisce da 36 a 58 gradi
  • la tibia, che contribuisce da 16 a 60 gradi
  • il piede, che contribuisce più o meno per 15 gradi

Questi numeri dipendono molto dalla struttura soggettiva del corpo.

Ma è ancora più importante sapere che è la forza dei nostri muscoli a determinare quanto l’arto sia capace di sfruttare il range di rotazione che ha a disposizione. Spesso infatti non si tratta di mancanza di mobilità dell’arto nella rotazione ma semplicemente di mancanza di forza, che può determinare la perdita anche di 15-30 gradi.

 

2.Trova l’allineamento ideale

Quando il bacino è posizionato nell’angolazione ideale, la testa del femore può ruotare liberamente nella cavità dell’anca (acetabolo). È possibile raggiungere il miglior range di movimento, e quindi la massima rotazione esterna, quando la pelvi si trova in una posizione neutra (ossia l’area del bacino, dalla coscia alla pelvi, deve essere piatta) e non deve essere inclinata né in avanti (bacino anteverso) né indietro (bacino retroverso). Una posizione neutra richiede l’attivazione di diversi muscoli (addominali, dorsali, pavimento pelvico e diaframma) per ridurre il carico che grava sulle teste dei femori e essere più mobili.

 

Gran parte dei ballerini ha la parte bassa della schiena e il bacino anteverso, e questo spesso a causa della poca elasticità delle bande o fasce ilio- tibiali (fascia tendinea sul lato esterno della gamba). Tale ridotta flessibilità comporta una rotazione degli arti e dei piedi. È possibile quindi in parte correggere il difetto allungando la fascia ileo-tibiale e rinforzando i glutei.

 

Ecco una pozione per allungare le fasce ilio-tibiali. È sufficiente mantenere tale posizione per dieci respiri, tre volte per lato, cercando di tenere le spalle attaccate al pavimento e lasciando che il peso della gamba allunghi l’intera fascia.

 

3.Rinforza i muscoli rotatori

Esistono dei muscoli rotatori posizionati sotto il grande gluteo che sono responsabili della rotazione. I muscoli pelvi-trocanterici sono sei piccoli muscoli sotto i glutei che uniscono le ossa della pelvi al grande trocantere del femore.

 

Questi muscoli sono importantissimi per avviare il movimento di rotazione. Un esercizio che può aiutare a rinforzarli è la clamshell:

per i più esperti è consigliato utilizzare anche delle resistence bands. È necessario ripetere il movimento in modo controllato e con un TUT (time under tension) elevato, in modo da sentire bene i muscoli lavorare finché il movimento rimane pulito. Una volta finito un l’lato si passa all’altro. Ripetere per più serie.

 

Un’altro esercizio utile prevede l’uso dei “turnout disc”, dei dischi che vengono posti sotto i piedi e che consentono di esercitarsi nella rotazione e nell’allineamento tra arti e bacino. Un esperimento analogo potrebbe essere fatto con dei semplici calzini o un asciugamano sotto i piedi.

  1. Sfrutta la visualizzazione

Susan Jeffe (insegnante alla School of the Arts dell’Università della North Carolina) suggerisce ai propri allievi di immaginare muscoli della coscia avvolgersi intorno alle ossa. In questo modo guida i ragazzi con l’immaginazione per attivare nello specifico quei muscoli vicino al punto di intersezione del tendine nel ginocchio.

L’insegnate Ashley Tuttle, invece, fa immaginare di aprire un rubinetto: ruotare la gamba nell’articolazione dell’anca allora diviene come girare la manopola di un rubinetto.

Le tecniche sono molteplici e personalizzabili, ma comunque tutte valide se consentono al ballerino di visualizzare nella propria mente il movimento in modo chiaro e riprodurlo in modo efficiente, andando a coinvolgere tutte le parti del corpo.

  1. Coinvolgi i muscoli più piccoli e nascosti, non solo i più grandi

Generalmente quando si pensa a ruotare le gambe verso l’esterno, come prima cosa si pensa a contrarre i glutei. In realtà per ottenere un maggior grado di rotazione è altrettanto importante riuscire ad attivare dei muscoli situati più in profondità. Tra questi ci sono i muscoli pelvi-trocanterici prima citati. Il grande gluteo è attivato invece per mantenere la posizione insieme agli adduttori.

 

  1. Ricorda la rotazione anche in movimento

“Turning out is an activity, not a position” (Irene Dowd, insegnate di anatomia alla Julliard School). La rotazione non è solo qualcosa che caratterizza lo stare in piedi in un determinato punto e in modo statico. L’ en dehors non è infatti una pozione ma un vero e proprio movimento e nella danza si usa nell’esecuzione di moltissimi passi. È giusto quindi applicare tutti questi principi anche quando si balla e si svolgono diversi movimenti.

 

  1. Filmati per individuare i tuoi punti deboli

Anche se l’insegnate sarà il primo a correggere, riprendersi mentre si danza può mostrare in concreto quelli che sono gli sbagli commessi, per risolverli in modo molto più repentino. Ma comunque è importante non cedere al mito per cui ci sia assoluto bisogno di una perfetta rotazione di 180 gradi per essere un ballerino. Spesso il troppo stroppia. Una posizione degli arti troppo estrema può portare a danni maggiori, che possono inficiare notevolmente sulla pratica, anche nel lungo periodo.

Molti ballerini sono riusciti in una carriera brillante senza per forza ottenere un perfetto en dehors. Sicuramente può aiutare ad ottenere una linea più pulita e compiere determinati movimenti (come una grande estensione delle gambe) ma è necessario dire che nell’arte l’imperfezione è pur sempre originalità.

Antonella Manili

 

Articolo di: https://www.dancemagazine.com/ballet-turnout-2639129413.html?rebelltitem=6#rebelltitem6

Approfondimento: https://giornaledelladanza.com/le-basi-anatomiche-e-fisiologiche-dellen-dehors/

 

L’emergenza sanitaria ha profondamente sconvolto le nostre vite a livello lavorativo, scolastico e sociale. Un grande colpo lo hanno accusato le scuole di danza dagli allievi agli insegnanti che si sono ritrovati nel giro di poche ore a dover chiudere la propria attività, nonostante gli sforzi e le accortezze nel mantenere gli ambienti sanificati e a norma.

La nostra scuola si è fin da subito mossa per trovare una soluzione a questo ostacolo e permettere ad allievi e insegnanti di continuare il percorso iniziato in sala, ovvero i corsi di danza online.

Se in molti potrebbero pensare ai soli lati negativi di questa nuova modalità di didattica (problemi di connessione, spazi ridotti, mancanza di una supervisione e interazione ottimale), bisogna però sottolineare i lati positivi, ben maggiori, che questa modalità di erogazione permette di ottenere.

Ovviamente nessuno mette in dubbio che studiare la danza in sala nella modalità tradizionale rappresenti la condizione ottimale in assoluto. Ci auguriamo tutti di poter tornare il prima possibile in sala! Ma, se leggiamo questa situazione nel contesto di un’emergenza, le lezioni online sono la nostra ancora di salvezza, ben preferibili a una totale interruzione dei corsi!

Quindi, perché scegliere le lezioni online?

Innanzitutto, seguire le lezioni è un modo per continuare il lavoro iniziato in sala e per non lasciare che il corpo a livello muscolare si fermi bruscamente. È, dunque, importante a livello fisico lavorare con costanza nel tempo, cercando di evitare lunghi periodi di interruzione, per non avere eccessive difficoltà una volta che si riapriranno le scuole di danza.

Inoltre, è un modo per rimanere in contatto con gli altri e ritagliarsi una finestra di tempo dagli impegni quotidiani, è un’ora di pausa centrata su sé stessi. Non bisogna dimenticare, in un periodo così stressante, di pensare anche al proprio corpo e alla sua salute.

Non per ultimo, la danza aiuta tanto il benessere mentale, non solo fisico. Quindi, continuare a svolgere questa amata disciplina aiuta a ridurre lo stress quotidiano e a rigenerare la mente. La mente e il suo benessere è tanto importante quanto quello fisico: il nostro corpo lavora come una macchina e se una parte non funziona ne risente l’intero sistema!

Ecco perché bisogna continuare a danzare e non fermarsi! Noi non ci fermiamo!

 

Elisabeth Cinti

A gennaio tornano le lezioni di Danza Più e dello Studio Pilates Danza Più in modalità online!

In attesa di fare presto ritorno in sala, continuiamo per tutto il mese con le lezioni su piattaforma Zoom!

Corsi di Danza:

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